
Barbie incrocia il mondo di Boris, record webserie Overacting

Un cast con talenti da 7 milioni di visualizzazioni dal 16/9
Cosa succederebbe se Barbie finisse nel mondo di Boris? Overacting, la webserie di Pier Glionna, dal 16 settembre sul canale YouTube CallMeDidi ha avuto più di un milione e mezzo di visualizzazioni del solo trailer in 24 ore. Merito di un cast di talenti, attori, content creator, influencer, doppiatori, cantanti dotati di una community enorme. Dai 348 k di Diletta Begali ai 750k di Martina Attili, i 980k di Nicole Rossi fino all'1,6 milioni di follower di Melissa Bianco e di 1,8 di Anna Folzi per un totale di 7 milioni di followers. Da qui l'idea dell'autore Marco Pozzato di metterli insieme per una webserie che ricorda per comicità e storia il mondo cult di Boris. Al centro della storia di Overacting c'è Mia (Diletta Begali), aspirante attrice che si trasferisce a Roma per sfondare nel magico mondo del cinema, ed invece finisce col lavorare in un ufficio casting che di magico non ha proprio nulla. Nonostante le umiliazioni del suo capo e la concorrenza di una collega raccomandata, Mia non si dà per vinta e lotta per farsi notare, disposta a tutto pur di ottenere la sua grande occasione. Realizzerà il suo sogno o passerà il resto dei suoi giorni a portare caffè?. Dice Pier Glionna: "Overacting nasce da un bisogno viscerale: raccontare il mondo dello spettacolo con gli occhi di chi sogna, inciampa, si rialza, e continua a crederci. Ho sempre avuto una passione sfrenata per i musical. Sono cresciuto a pane e musical degli anni 2000, con Glee, High School Musical, La La Land, come colonne sonore della mia adolescenza. Insieme a Diletta Begali, protagonista e coproduttrice della serie, condividiamo da sempre quell'entusiasmo infantile — e forse anche un po' naïf — verso il palco, la macchina da presa, e quel senso di "ce la posso fare" che non ci ha mai abbandonato. Overacting è il nostro omaggio a quel tipo di sogni, e a chi non ha mai smesso di inseguirli. La serie nasce da un "What if": cosa succederebbe se Barbie finisse nel mondo di Boris? L'idea di far scontrare l'estetica scintillante dei musical americani con la crudezza disillusa della serialità italiana ci ha subito affascinato. Così è nata Mia: una giovane attrice piena di ambizione e speranza, catapultata in un ambiente cinico, surreale e spesso grottesco, come quello dei casting. Volevamo raccontare il dietro le quinte dello spettacolo non attraverso il filtro del cinismo puro, ma con l'ironia affettuosa di chi quel mondo lo conosce, lo ama, e sa ridere dei suoi eccessi. In questo senso, Overacting è una storia di riscatto, ma anche un ritratto generazionale: quello degli eterni sognatori, che nonostante tutto scelgono di provarci. Tra la magia di La La Land e il disincanto di Call My Agent, è la nostra lettera d'amore - e anche un po' di vendetta - al mondo dello spettacolo".
H.Leroy--PS