Paris Soir - I Linkin Park a Milano ripartono non da Zero ma da Emily

Si chiama From Zero l'album e il tour mondiale dei Linkin Park, che però non ripartono da zero ma dalla nuova cantante Emily Armstrong. E il pubblico li aspettava. In 78 mila sono arrivati all'Ippodromo La Maura di Milano per ascoltare il loro suono unico, che resta inconfondibile anche senza Chester Bennington, il cantante morto nel 2017 e mai dimenticato. È 'La solitudine' di Laura Pausini, improbabile colonna sonora, a rieccheggiare mentre sui maxischermi parte il conto alla rovescia per il loro ingresso in uno dei concerti più attesi degli I-Days. E la prima canzone è un programma: 'Somewhere I Belong', da Meteora del 2003, ovvero qualche posto a cui appartengo. Una sorta di manifesto programmatico per Emily che con il suono e le atmosfere della band si amalgama perfettamente. Poi tocca ad Out of thr Bridge che viene dal nuovo album, From Zero, appunto. "Grazie per l'appoggio - dice il cantante Mike Shinoda - Siamo davvero grati di poter essere qui. Abbracciate la mia nuova collega". "Grazie per l'appoggio alla nuova musica" aggiunge prima di The Emptiness Machine. Il mix di rock, metal e hip hop arriva con 'Burn It Down, dall'album del 2012 Living Things, dove Emily e Mike si alternano. 'Linkin Park' scandisce il pubblico mente parte Up from the Bottom dal nuovo album. E poi 'Emily, Emily' urlano i fans, una sorta di benvenuto in famiglia. 'Where You'd Go' è una ballad alla maniera dei Linkin Park. "Dove sei andato? Mi manchi tanto" le parole. Poi si torna alla loro storia con Waiting for the End, che ha 25 anni. arriva Il momento elettronico di Mr. Hahn, il dj del gruppo, e quello di Mike, fluido e potente nelle rime, gentile col pubblico che scende a salutare regalando a una ragazza il cappellino. Poi tutti a cantare con Emily Two Faced.. Parte One Step Closer il brano che nel 2000 ha fatto conoscere la band. Il concerto continua fra brani nuovi e vecchi successi come What I've Done , in cui Chester manca. Giochi di luce con i laser illuminano il cielo. A Emily cantano 'sei bellissima' forse non capisce ma sorride e invita a continuare la festa con Numb, che dal 2003 è diventata uno degli inni dei Linkin Park. E poi ancora In the End. Ma non è questa la fine. Tocca a Faint e ai bis con Papercut, A Place for My Heart, Heavy in the Crown e 'Bleed It Out'.

J.Simon--PS