
Cop30, il Brasile chiederà più fondi Onu per le delegazioni

Sforzi per tariffe più accessibili ai Paesi in via di sviluppo
Sotto pressione per l'aumento vertiginoso dei prezzi degli hotel a Belém, il Brasile intende chiedere alle Nazioni unite un incremento dei fondi destinati a coprire i costi di partecipazione delle delegazioni alla Cop30, in programma a novembre nella città amazzonica. Lo ha annunciato il sottosegretario straordinario del governo per la Cop30, Valter Correia da Silva, in un'intervista a TV Globo. "Belém non ha una tradizione di grandi eventi internazionali, quindi la diaria calcolata inizialmente dall'Onu è bassa. Stiamo negoziando un aumento, magari una diaria e mezza o due", ha spiegato Correia. Le Nazioni unite stabiliscono l'importo del rimborso giornaliero in base al costo medio 'ordinario' nella città ospitante, a Belém fissato a 149 dollari al giorno. La carenza di infrastrutture nella storica città amazzonica ha però favorito la speculazione alberghiera. Le tariffe in alcuni casi hanno raggiunto i 700 dollari a notte. Questa situazione ha suscitato proteste da parte di numerosi Paesi in via di sviluppo, che hanno segnalato difficoltà a partecipare e, in alcuni casi, hanno chiesto di spostare la sede della conferenza. Il governo brasiliano ha ribadito che la Cop30 si terrà regolarmente a Belém e ha avviato misure per ampliare l'offerta ricettiva, normalmente intorno ai 18mila posti letto, a fronte dei 50mila partecipanti previsti. Tra le iniziative adottate, è stato firmato un accordo per utilizzare due navi da crociera come alloggi temporanei. Le imbarcazioni offriranno circa 6.000 posti letto a tariffe calmierate, con prezzi a partire da 220 dollari a notte riservati alle delegazioni dei Paesi in via di sviluppo. Comunque più alto della quota prevista dall'Onu.
V.Lambert--PS