Paris Soir - Ecco gli 8mm di Sergio Corbucci dedicati all'amata Mirta

Una valigia piena di meraviglie del passato che racconta allo stesso tempo l'altra faccia della Dolce vita, la bellezza dell'Italia anni Cinquanta, i filmini amatoriali di un grande regista eclettico alle prime armi e, infine, anche una bella storia d'amore all'ombra di Cinecittà. Tutto questo è 'Sergio e Mirta, Storia di un matrimonio in 8mm' documentario scritto da Niccolò Vivarelli e Fabrizio Laurenti (che ne é anche il regista). La 'valigia delle meraviglie',da cui è nato questo docu che sarà presentato alla Festa del Cinema di Roma nella sezione Storia del Cinema, é quella di Mirta Guarnaschelli prima moglie del regista Sergio Corbucci che sarebbe divenuta molto dopo una tra le più importanti casting director e segretarie di produzione del Dopoguerra. Dentro questa valigia un piccolo tesoro: i filmati amatoriali girati negli anni '50 dal giovanissimo regista di Django che raccontano sia la sua storia d'amore per Mirta in un'Italia libera dai social, ma anche le mille difficoltà di un regista alle prime armi, tra frequentazioni obbligate in Via Veneto e tante promesse mancate, ovvero tanti "mi richiami e vediamo" da parte dei produttori. "Questo film nasce dalla scoperta di un piccolo tesoro: una valigia contenente più di una ventina di bobine di home movies in 8 mm, rimaste per anni in un ripostiglio a casa di Mirta Guarnaschelli, la prima moglie di Sergio Corbucci, oggi novantaduenne. - dice all'ANSA il regista Laurenti - È un classico caso di found-footage film, che svela una storia che altrimenti sarebbe andata perduta: la storia d'amore di Sergio e Mirta. Lui un giovane regista agli esordi, lei una neanche diciottenne di buona famiglia siciliana trapiantata nella Roma cinematografica della Dolce Vita e di via Veneto. Una via Veneto vista dal "marciapiede sinistro", fatto di precarietà, speranze deluse, incontri e scontri con produttori, amici attori e colleghi sceneggiatori".

D.Gautier--PS