
Sulla cometa 'cornuta' acqua identica a quella terrestre

Dal telescopio Alma nuovi indizi sull'origine della vita
Dopo aver illuminato il cielo nella primavera del 2024 durante il suo passaggio ravvicinato al Sole, la cometa 'cornuta' 12P/Pons-Brooks continua ancora a stupire: infatti l'acqua presente nella sua chioma è risultata essere praticamente indistinguibile da quella degli oceani terrestri. Lo dimostrano i dati raccolti dal radiotelescopio Alma dell'Osservatorio europeo meridionale in Cile, pubblicati su Nature Astronomy da un team di ricerca internazionale guidato da Martin Cordiner del Goddard Space Flight Center della Nasa. Grazie ad Alma, gli astronomi sono riusciti a mappare la distribuzione dell'acqua ordinaria (H2O) e dell'acqua 'pesante' (HDO, che contiene l'isotopo più pesante dell'idrogeno, il deuterio) nella chioma della cometa (ovvero la nube di gas che circonda il nucleo) durante il suo avvicinamento al Sole. E' la prima volta che una mappatura spaziale così dettagliata di queste due forme d'acqua viene ottenuta su una cometa. Combinando i dati di Alma con quelli dell'Infrared Telescope Facility della Nasa, è stato misurato con maggiore precisione il rapporto tra deuterio e idrogeno, un'impronta chimica che consente di tracciare le origini e la storia dell'acqua in tutto il Sistema solare. A sorpresa, il rapporto è risultato praticamente indistinguibile da quello dell'acqua degli oceani terrestri: si tratta del valore più basso mai misurato in una cometa di tipo Halley e si colloca al limite inferiore dei valori precedentemente osservati in altre comete. "Comete come questa sono reliquie congelate lasciate dalla nascita del nostro Sistema Solare 4,5 miliardi di anni fa", osserva Cordiner. "Poiché si ritiene che la Terra si sia formata da materiali privi di acqua, gli impatti cometari sono stati a lungo ipotizzati come fonte di acqua terrestre. I nostri nuovi risultati forniscono la prova più solida finora che almeno alcune comete di tipo Halley trasportassero acqua con la stessa firma isotopica di quella presente sulla Terra, supportando l'idea che le comete potrebbero aver contribuito a rendere abitabile il nostro pianeta".
E.Robert--PS