
Le turbolenze della Via Lattea come il cielo di Van Gogh

Completata la più accurata simulazione del mezzo interstellare
Come i tratti della notte stellata di Van Gogh o gli ipnotici vortici del caffè nel latte: sono esattamente le stesse turbolenze che esistono nella nostra galassia e che ora sono state simulate con un realismo senza precedenti. Lo ha permesso lo studio pubblicato sulla rivista Nature Astronomy e guidato da James Beattie, dell'Università di Princeton, grazie al supercomputer dell'università tedesca di Heidelberg. Nel mezzo delle milioni di stelle che popolano la Via Lattea è presente una sorta di lievissima nebbia fatta di gas liberi e particelle di ogni tipo, è il cosiddetto mezzo interstellare composto da una variegata tipologia di particelle che può essere più denso in alcune regioni e meno in altre. All'interno di questa nebbia avvengono vere e proprie perturbazioni dovute a molte cause, dalle radiazioni emesse dalle stelle, alle esplosioni di supernove o dai campi magnetici di oggetti molto massicci come buchi neri o le stelle di neutroni. Perturbazioni dovute a cause differenti ma che, osservano gli autori della ricerca, sono in tutto e per tutto simili a quelle che possiamo osservare in una tazza di latte quando ci versiamo il caffè oppure quelle dipinte in alcuni quadri di Van Gogh. Utilizzando la potenza di un supercomputer i ricercatori sono ora riusciti a fare la più grande simulazione di sempre di queste perturbazioni interstellari riuscendo a ricostruire una sorta di replica animata di un cubo di galassia di 30 anni luce per lato. Un modello che potrà ora aiutare a capire meglio le interazioni tra i gas e le forze che li alterano, come la forza di gravità o le forze elettromagnetiche, e che potrebbe essere presto usato anche per simulare meglio anche l'impatto delle tempeste solari e i pericoli che queste comportano per l'esplorazione del Sistema Solare.
U.Andre--PS